ATTENZIONE AL GRADINO

da | Gen 17, 2025 | Salute mentale

Quando la vita ci assorbe troppo, tra impegni personali, lavorativi e di studio, trovare uno spazio per sé può risultare davvero complicato. Ma se ti dicessi che, per cominciare, occorrono soltanto un quaderno, una penna e cinque minuti del tuo tempo?

Tempo di lettura stimato: 5 minuti.

INDICE

  1. La frenesia del passo
  2. Imparare ad attenzionare i momenti
  3. Five-Minute Journal per praticare la tua “attenzione al gradino”

La frenesia del passo

Nel tran-tran della vita moderna, ci muoviamo in ambienti affollati. Forse non ce ne accorgiamo, ma tutta questa folla è sia fuori sia dentro di noi. Siamo così presi e, al tempo stesso, così distratti da perdere di vista i più piccoli dettagli. Quelli a volte banali, troppo comuni perché riusciamo a farci caso. Come quei ciottoli smussati che calciamo sul nostro cammino e che, rotolando lontano da noi, producono ognuno un suono diverso dall’altro. Chissà come sono finiti lì, che cosa ce li ha portati. Non solo non lo sapremo mai, perché è un fatto più grande di noi, ma anche perché abbiamo fatto sì che non ci incuriosisse più.

Per non parlare di quelle scale che siamo abituati a salire e scendere ogni giorno, sempre alla stessa ora, sempre allo stesso modo. Se ce lo chiedessero a bruciapelo, sapremmo dire con quale piede siamo soliti fare il primo passo, che rumore fanno le nostre scarpe e se rimbombano fino all’androne del nostro palazzo?
Tutto tace nella nostra mente… almeno fino a quando non inciampiamo per la prima volta.

“Quel gradino è sempre stato lì, è impossibile che io non l’abbia visto”, ci diciamo. Ma forse non sappiamo che è il nostro corpo a non averlo registrato. E non soltanto con gli occhi, ma con tutte le sensazioni di cui è capace.
Quel gradino, così, da elemento architettonico di passaggio, comincia a diventare un’opportunità: l’opportunità di non inciampare più.
Quando cominciamo a ricordarci di fare attenzione al gradino, non manchiamo di farlo notare anche agli altri.
Ed è così che cominciamo a pensare che fare attenzione al gradino sia un po’ una metafora della vita.

Imparare ad attenzionare i momenti

Tra impegni personali, lavorativi e di studio, trovare uno spazio per sé può risultare davvero complicato. Spesso non ci rendiamo conto di quanto ne avremmo bisogno fino a quando non tocchiamo il punto di non ritorno: quando mettiamo il piede in fallo, ci esponiamo alla caduta e ci facciamo male non solo fisicamente ma anche psicologicamente. Infatti, ci lamentiamo noi in primis di essere stati goffi o sbadati, rimuginando su come sia potuto succedere, e maledicendoci perché, in fondo, è pur sempre colpa nostra se non abbiamo fatto abbastanza attenzione.

Riconoscere che avremmo potuto concentrarci di più laddove ce n’era bisogno mina la fiducia in noi stessi, ormai sepolta da un doppio strato di nuove ansie e paure: se la caduta ci ha spaventato, l’idea di rialzarci ci spaventa ancora di più. Non aver fatto attenzione al gradino può insegnarci che d’ora in poi possiamo fermarci a riflettere su cosa stiamo vivendo. Significa che possiamo imparare ad attenzionare i momenti e a vivere pienamente.

Fare attenzione al gradino dopo e a quello dopo ancora significa prestare attenzione alle sfide, ai cambiamenti, alle difficoltà. Significa metterci più consapevolezza mentre saliamo e scendiamo quelle scale, riconoscendo la sensazione dei nostri piedi ben ancorati al suolo, il movimento del nostro corpo e il respiro che ci accompagna. Con questa consapevolezza, possiamo sentirci meno vulnerabili e magari iniziare a rallentare il passo per evitare di inciampare di nuovo.

Con rinnovata fiducia, possiamo guardare meglio alla direzione che stiamo imboccando, a come ci vogliamo sentire e a ciò che vogliamo notare nel mondo che tanto bene avevamo imparato a ignorare.

Five-Minute Journal per praticare la tua “attenzione al gradino”

Per ricordarti di praticare la tua “attenzione al gradino”, voglio condividere con te un esercizio di consapevolezza che ti aiuti a creare lo spazio di cui hai bisogno, a piccole dosi ogni giorno. Ti occorrono soltanto un quaderno, una penna e cinque minuti del tuo tempo.

L’esercizio si chiama “Five-Minute Journal” e serve a riportare la nostra attenzione al presente e a ciò che di positivo ci circonda: vediamo insieme come funziona!

  • Al risveglio, scrivi 3 cose per cui ti senti grato. Ricorda: prima di passare alla successiva, prova a connetterti profondamente con la sensazione che avverti. Poi, pensa a come vorresti sentirti a fine giornata e scrivi 3 cose che potrebbero renderla grandiosa. Concludi con un’affermazione semplice: descrivi come ti senti o cosa vuoi raggiungere nella vita.
  • Alla sera, prima di andare a letto, scrivi 3 cose belle che ti sono capitate durante il giorno. Ricorda: pensa a cose specifiche e prova a connetterti profondamente con le sensazioni che ti hanno suscitato. Infine, ripercorri col pensiero la tua giornata: cosa avresti potuto fare o non fare per migliorarla? Riflettici con onestà e gentilezza. Questo è il momento più importante del Journal, dove dimostri a te stesso di poter cambiare la tua percezione del passato e poter incidere sulla qualità del tuo futuro, mantenendo sempre l’attenzione a quel famoso gradino.

Ti lascio un piccolo esempio:

Al risveglio…

  • Sono grato per: aver riposato bene
  • Cosa renderà favolosa la mia giornata: Riuscire a fare una passeggiata
  • Affermazione del giorno: Mi sento sicuro di me.

Alla sera…

  • Cosa di bello mi è successo oggi: Mi è stato fatto un complimento
  • Come avrei potuto rendere la mia giornata ancora migliore: Avrei potuto alzarmi appena suonata la sveglia.

Come vedi, il Five-Minute Journal ha un format molto semplice! Impegnati in quest’attività per 7 giorni di fila e valuta se qualcosa nella percezione della tua routine sta cominciando a cambiare.

Fammi sapere cosa ne pensi! La tua opinione per me è importante.

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